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La Legge 5 novembre 2021, n. 162, introduce una nuova forma di certificazione chiamata “certificazione della parità di genere” per promuovere l’uguaglianza di genere nei luoghi di lavoro.

Questa certificazione permette alle aziende di attestare le politiche e le misure adottate per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita, alla parità salariale, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità. La disciplina dettagliata della certificazione è stata demandata a un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Inoltre, la legge 30 dicembre 2021, n. 234, ha previsto che per il 2022, le aziende che conseguono la certificazione della parità di genere potranno beneficiare di un esonero dal versamento dei contributi previdenziali fino a un massimo di 50 milioni di euro annui. La misura diventa strutturale a partire dal 2023.

Inoltre, è stato previsto un incremento del Fondo per la parità di genere, che servirà a finanziare iniziative per promuovere la parità di genere nei luoghi di lavoro. In generale, l’obiettivo di queste leggi è quello di promuovere l’uguaglianza di genere nei luoghi di lavoro e di incentivare le aziende a fare di più per raggiungere questo obiettivo attraverso la creazione di un sistema di certificazione e di esoneri fiscali per le aziende che adottano politiche di parità di genere.

La certificazione della parità di genere verrà rilasciata alle aziende che dimostreranno di aver adottato politiche e misure concrete per ridurre il divario di genere e promuovere l’uguaglianza di genere in relazione alle opportunità di crescita, alla parità salariale, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità. La certificazione è volontaria e sarà gestita da un ente terzo. Inoltre, le aziende che conseguono la certificazione potranno beneficiare di un esonero dal versamento dei contributi previdenziali fino a un massimo di 50.000 Euro annui per datore di lavoro.

L’obiettivo è quello di incoraggiare le aziende a fare di più per promuovere l’uguaglianza di genere nei luoghi di lavoro e aiutare le donne a raggiungere parità di opportunità e di retribuzione con gli uomini. Inoltre, la legge prevede un incremento del Fondo per la parità di genere, che servirà a finanziare iniziative per promuovere la parità di genere nei luoghi di lavoro.

BENEFICIARI
Hanno diritto ai benefici di cui sopra tutti i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, che abbiano ottenuto un certificato di parità di genere ai sensi dell’articolo 46 bis della legge sulle pari opportunità tra donne e uomini. In ottemperanza al regolamento amministrativo sulle recenti concessioni adottato dall’INPS (cfr. circolari n. 40/2018, n. 104/2019 e n. 57/2020), è stato riconosciuto il diritto al riconoscimento del contenuto chiarito Benefici in questione:

  1. gli enti pubblici economici;
  2. gli Istituti autonomi case popolari trasformati in base alle diverse leggi regionali in enti pubblici economici;
  3. gli enti che per effetto dei processi di privatizzazione si sono trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico;
  4. gli ex istituti pubblici di assistenza e beneficenza (IPAB) trasformati in associazioni o fondazioni di diritto privato, in quanto privi dei requisiti per trasformarsi in ASP, e iscritti nel registro delle persone giuridiche;
  5. le aziende speciali costituite anche in consorzio, ai sensi degli articoli 31 e 114 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
  6. i consorzi di bonifica;
  7. i consorzi industriali;
  8. gli enti morali;
  9. gli enti ecclesiastici.

Non possono usufruire dell’esonero, in quanto ricomprese nell’ambito delle pubbliche Amministrazioni: Aziende sanitarie locali, aziende sanitarie ospedaliere e diverse istituzioni sanitarie istituite nell’ambito del mandato di ciascuna regione in base alle leggi regionali.
Rientrano nella pubblica amministrazione anche le IPAB e le Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona (ASP), comprese quelle derivate dal generale processo di trasformazione di cui al decreto 4 maggio 2001 n. 207 Sussistenza di talune condizioni necessarie previste dalla stessa legge legislazione.

La QUASAM ACADEMY & CONSULTING S.r.l. offre alle aziende interessate, consulenza volta ad ottenere la certificazione della parità di genere.

Contattaci per un preventivo gratuito al numero 0823 154 76 21, oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


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